mercoledì 5 luglio 2017

Leggo chi Amo #7


Fantozzi saluta e se ne va - Paolo Villaggio (1932 - 2017)
Le ultime lettere del rag. Ugo Fantozzi  - (aprile 1994)

"Queste che ho venduto alla Mondadori, sono le sue ultime lettere.
Era una magnifica mattina di febbraio, ma così bella e calda che sembrava
una di quelle mattinate che sono così solo quando si è giovani.

Erano le undici e c'era molta luce. 
Lui è comparso molto imbarazzato in fondo al viottolo di ghiaia del mio giardino.
Aveva un grosso plico di fogli sotto il braccio destro. "Come è invecchiato!" ho pensato subito.
Teneva la testa bassa. Quando è stato di fronte a me ha alzato gli occhi e mi ha sorriso dolcemente:

"Tenghi," ha detto "sono le mie ultime lettere. Ne facci quello che vuole, 
tanto è inutile che ci dica di non farle pubblicare, perchè conosco la sua avidità.
Poi, sa, ormai ho sessantadue anni, peso centotrè chili, ho il diabete mellito,
la steatosi epatica, un ventrone che mi impedisce di dormire a pancia in giù
e di allacciarmi le scarpe. Ho tentato di smettere di mangiare, ma mi riesce solo di giorno:
la notte scendo nudo di fronte al frigo. Mi creda, è uno spettacolo agghiacciante!
Non riesco a pensare di vivere in queste condizioni per altri due anni,
quindi queste lettere sono davvero le ultime: quasi un testamento."

"Vede, negli ultimi anni ho spesso pensato che, senza saperlo, quelli che abbiamo
passato insieme laggiù alla megaditta e sembravano un inferno, 
in realtà sono stati i più felici della nostra vita. Si ricorda le giornate d'autunno
con le prime piogge, l'odore del pitosforo e io che ero innamorato
della signorina Silvani? Spesso, negli ultimi tempi, apro la finestra della cucina di casa mia,
mi appoggio al davanzale e penso se laggiù piove e se c'è il profumo dei pitosfori
di Villa Imperiale."
"Non la saluto bene perchè sento che mi verrebbero gli occhi lucidi."
"Tenghi!" ha ripetuto bruscamente, e mi ha messo in mano il plico.
Poi si è allontanato lungo il viale.
"Non lo rivedrò mai più!" ho pensato, e ho sentito un gran groppo in gola.
Non gli ho dato la soddsfazione di piangere in sua presenza.
L'ho fatto solo quando ha svoltato l'angolo in fondo al giardino."
Paolo Villaggio

Dalla prefazione:
"...Dovrebbe essere (Il rag. Fantozzi) disperato. Invece ha un coraggio sovrumano.
E, di catastrofe in catastrofe, consuma la sua vita senza nostalgie
per un passato migliore e con la certezza che il futuro sarà orrendo.
Ma non è mai rassegnato, anzi, in fondo, ha una forza d'animo incredibile,
ed è una delle persone più felici che io conosca.
Nessuno però vorrebbe essere come lui, e lui lo sa.
Ecco perchè gli voglio molto bene."
Paolo Villaggio
  Nel volume (pagg.114):
Parte prima: Il vecchio e il male - 7 lettere
Parte seconda: Mondo cane - 16 lettere
Parte terza : Otto marzo - lettera del '94

#CiaoPaolo
Grazie...

4 commenti:

  1. Bellissimo questo saluto a Paolo Villaggio!
    Grazie

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    1. Ciao Maria Chiara! Nella prefazione di questo volume è racchiuso il pensiero e l'anima sensibile di questo personaggio, che ha trovato in Villaggio la sua massima espressione. Grazie della visita... un caro saluto!!
      Davide e Carmela

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  2. veramente commuovente questa prefazione
    nel rag Fantozzi ha saputo cogliere molti aspetti umani che si dica o meno chi di noi almeno una volta non si è sentito un pò Fantozziano??

    grazie cari amici x la bellissima cartolina giunta poco fa....

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    1. Ciao!! Infatti, chi meglio di Villaggio poteva descrivere l'addio del suo personaggio..., personalmente sono tante le situazioni, più comuni e assurde, quasi tragicomiche, che capitano nella vita... , la nuvoletta dell'impiegato..., il distributore automatico che fa i capricci...,la goffaggine maldestra..., le preghiere con scongiuri durante i sorteggioni..., le verdure fuori ghiacciate e all'interno bollenti..., i posteggi improbabili... le nottate di lavoro... ;) :)
      P.S. Felici per la cartolina!! Baci!!

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